Se la battaglia degli ebook è ancora in pieno svolgimento, credo che in Italia quella degli audiolibri debba ancora veramente cominciare. Anche se qualcosa si sta muovendo.
Ma partiamo dalle basi: cos’è un audiolibro? E’ la registrazione di un libro letto da una o più persone. Ci sono più variabili che ne determinano la qualità, il prezzo e l’esperienza per il “consumatore”. Sulle variabili che li distinguono tornerò più avanti.
Parto invece con una domanda che parrebbe fondamentale: “ascoltare un libro è leggere?“.
Ci sono argomentazioni sia per il sì che per il no, quello che vorrei fare, più che discuterle, è relativizzarle un po’ rispetto a quello che per me è il punto più importante. L’audiolibro è un mezzo diverso dal libro, con sue peculiarità e dignità, e soprattutto l’ascolto di audiolibri non sostituisce la lettura tradizionale.
In Italia, per lo più, il termine è relegato all’ambito infantile, alle fiabe sonore, o al massimo alle versioni ridotte di opere in inglese per far pratica nell’ascolto di una lingua straniera. In Inghilterra, USA, e altri paesi, già da qualche anno questo formato ha preso piede soprattutto tra i pendolari, ed è entrato con fette importanti nel mercato librario.
La critica più comune quando se ne parla da noi è: “Eh, ma quando leggo mi piace andare al mio passo, rileggere più volte un passaggio, soffermarmi…” ecc. ecc. Chiaro, e condivisibilissimo. E sono tra i vantaggi e piaceri della lettura “tradizionale”. Ma quanto scritto sopra rende la critica vuota: non stiamo parlando di sostituzione, ma di affiancamento.
L’ascolto di libri ha tempi, modi, vantaggi, svantaggi e piaceri tutti suoi, che molto dipendono, a parità del libro di partenza, dalla qualità della lettura. Un attore professionista, con in mano (in bocca) un buon libro, può vestire le parole di risonanze, sfumature, può dare una forza inaspettata al racconto.
Cerco di categorizzare un po’ gli audiolibri che si possono trovare
Audiolibri gratuiti
L’equivalente del Progetto Gutenberg per gli ebook, (già citato in un articolo precedente ) è il sito LibriVox, che contiene centinaia di registrazioni in piú lingue di libri fuori copyright, letti da volontari. Soprattutto le opere piú lunghe sono solitamente lette da piú lettori, che si dividono i capitoli. Uno svantaggio è che i lettori non sono professionisti, anche se spesso capitano attori amatoriali, o comunque persone con una bella voce e una buona dizione. Allo stesso tempo, come esercizio di ascolto, può essere utile avere voci piú “comuni” e meno precise.
Una recente aggiunta è la riorganizzazione effettuata dalla RAI dell’archivio di Ad Alta Voce, accessibile sia tramite browser che con l’applicazione su Google Play
I titoli in questo caso sono tutti in italiano, ma letti da attori professionisti, in alcuni casi si trovano anche versioni sceneggiate lette da più attori.
Audiolibri a pagamento
Audible, acquisita dalla Amazon, è il “Netflix” degli audiolibri. Contenuti professionali in abbonamento: un’ottima scelta per chi ne fa un utilizzo frequente. L’abbonamento è mediamente molto inferiore al prezzo di acquisto dei singoli audiolibri.
Include i miei preferiti: la serie di Harry potter letta da Stephen Fry e la stessa serie letta in italiano da Francesco Pannofino.
Alla ricerca del tempo perduto
Il tempo per leggere. Vero che anche per la lettura tradizionale, pure chi ha una vita frenetica, il tempo lo trova. Ma ci sono tante situazioni in cui è impossibile tenere in mano un libro, che si prestano all’ascolto.
Un mio piccolo elenco:
- Portare a spasso il cane
- Fare la spesa
- I tragitti a piedi da e verso i mezzi per l’ufficio (sui mezzi leggo)
- Faccende di casa
- Guida (no auricolari). Ho notato che l’attenzione sul libro non mi deconcentra, probabilmente le due attività utilizzano zone diverse del cervello
- Prima di addormentarmi
Precedenti e conclusione
L’ascolto di libri letti da altri non è cosa nuova. E’ attestato nell’antica roma, dove nobili potevano avere uno schiavo colto, detto lector, che leggeva a voce alta libri, per intrattenere il padrone e i suoi ospiti.
Molte religioni, tra cui quella cattolica, prevedono letture ad alta voce di testi sacri, a beneficio di altri. Insomma, più che un’invenzione è una riscoperta, aiutata dagli attuali mezzi tecnologici.
Spero di aver solleticato la curiosità di qualcuno, e che a qualcuno di questi l’ascolto di audiolibri contribuisca ad arricchire le giornate.